RAGUSA – Il “caso Scale del Gusto”. Che la manifestazione dedicata all’enogastronomia siciliana, che da cinque anni si svolge lungo le scalinate tra Ragusa e Ragusa Ibla, fosse un esempio di eccellenza tra gli eventi promossi nel territorio ibleo era cosa nota e accettata da pubblico e operatori del settore. Che diventasse oggetto di una tesi di laurea è invece una novità. “Turismo enogastronomico ed eventi. Il caso Scale del Gusto”, questo il titolo dell’elaborato scritto da Valeria Carla Perticone al termine del corso di laurea in Formazione di operatori turistici del Dipartimento di Scienze della formazione dell’Università di Catania.
In passato era già accaduto che Sud Tourism e la sua manifestazione di punta venissero citati all’interno di una tesi di laurea, ma mai che un intero elaborato venisse dedicato all’evento: una prova di quanto l’appuntamento sia ormai andato oltre il “semplice” evento autunnale per accreditarsi senza remore tra i volani di crescita economica, culturale e di visibilità del ragusano e delle sue tante ricchezze architettoniche ed enogastronomiche.
“È la dimostrazione di quanto gli investimenti in ambito culturale – commenta Giovanni Gurrieri, direttore di Sud Tourism – siano importanti non solo in termini di rivalsa economica per e verso il territorio, ma anche in termini sociali e formativi. Il fatto che una studentessa non ragusana, frequentante un’università non ragusana, abbia posto interesse verso la nostra manifestazione è una notizia per noi davvero importante”.
Per l’associazione non poteva iniziare nel migliore dei modi il nuovo anno. Sarà un 2020 speciale: segnerà l’avvio di una nuova fase per Scale del Gusto che compirà un passo in avanti nel suo percorso di crescita sul territorio e per il territorio.